Risonanza Magnetica Dinamica del Pavimento Pelvico o Defeco-RM

Autori: F. Maccioni, F. Siliquini, V. Garbarino, F. Carrozzo, A.R. Pino

Gli organi pelvici sono sostenuti daun complesso sistema muscolo-tendineo stratificato chiamato pavimento pelvico. Tale sistema èuò perdere in parte o del tutto la sua funzione di supporto in seguito a lesioni determinate da varie cause. La perdita di tale supporto determina un prolasso più o meno grave con conseguente discesa dell’uretra, della vescica, della volta vaginale, della cervice,del piccolo intestino, del sigma o del retto.

Il prolasso degli organi pelvici (vescica, utero, retto) è una condizione relativamente comune, in particolare tra le donne in periodo peri- e post-menopausale, con un significativo impatto sulla qualità di vita. Ladiagnosi viene per lo più posta mediante esame obiettivo della pelvi, sulla base del quale il pavimento pelvico può essere convenzionalmente diviso in tre compartimenti: anteriore o urinario, contenente
vescica ed uretra; medio o genitale, contenente utero e vagina; posteriore o intestinale, contenente sigma, retto e canale anale. Il prolasso può manifestarsi nel compartimento anteriore (cistocele con o senza uretrocele), centrale (prolasso della volta vaginale e uterino), o posteriore (rettocele, sigmoidocele), anche se la debolezza del pavimento pelvico spesso coinvolge non un solo organo o compartimento, ma evolve facilmente in un prolasso multiorgano o multicompartimentale. Diagnosi non corrette di questi difetti spesso portano ad un intervento chirurgico inadeguato o inappropriato. Le limitazioni diagnostiche del solo esame obiettivo della pelvi nel definire compiutamente sede, grado e coinvolgimento viscerale del prolasso, hanno comportato la necessità di disporre di metodi diagnostici più diretti e  panoramici. Le tecniche di imaging maggiormente utilizzate a tal scopo sono le indagini fluoroscopiche e radiografiche, l'ecografia e recentemente la RM. La proctografia, in associazione alla cistografia e all'opacizzazione della vagina e del piccolo intestino, consente di identificare i siti di prolasso pelvico, ma è una procedura invasiva, che utilizza radiazioni ionizzanti e visualizza solo il lume degli organi opacizzati. L’ecografia ha il vantaggio di non utilizzare radiazioni, ma la visualizzazione sub-ottimale dei tessuti molli del pavimento pelvico ne ha limitato l’impiego nella valutazione del prolasso pelvico.

Nel tentativo di superare questi limiti, è stata impiegata la RM statica e dinamica del pavimento pelvico (Defeco-RM) che, in alcuni centri, ha ormai soppiantato i metodi radiologici tradizionali.

Uno dei vantaggi fondamentali ed intrinseci della Risonanza Magnetica è l’assenza di radiazioni ionizzanti, particolarmente rilevante nel caso di pazienti di sesso femminile ed in età fertile, considerando la dose radiantecui vengono sottoposte le ovaie nel corso di un esame convenzionale di defecografia completo, eseguito nelle diverse fasi funzionali.


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